Nota informativa del Sindaco Mario Cicero

Pubblicata il 06/11/2020

In merito al DPCM del 3.11.2020 intervengo sia in qualità di Sindaco sia come Presidente UNCEM Regionale (Unione dei Comuni e delle Comunità Montane), Associazione che raggruppa i Comuni e le comunità Montane ubicate nell'entroterra della Nostra Nazione e nelle nostre Montagne.

Con questo ruolo voglio lanciare un grido di allarme chiedendo al Presidente della Regione di assumersi la responsabilità di dissociarsi dal DPCM del Presidente del Consiglio dei Ministri, affinchè il nostro territorio non segua le sorti di quelle Regioni dichiarate “zona arancione” e perciò con pesanti restrizioni per la vita sociale ed economica delle Nostre Comunità.

Gentilissimo Presidente, non segua le direttive impartite dal Governo Nazionale sicuramente dettate dalla pressione delle lobby economiche.

E' assurdo chiudere i Centri Commerciali soltanto sabato e domenica , gli stessi sono luoghi di assembramento giornaliero dove intere famiglie oltre ad acquistare trascorrono un po di tempo libero.

E' altrettanto insensato non fare nessuna restrizione per i funerali, per la mobilità del commercio ambulante itinerante, dei corrieri, degli agenti di commercio o non prescrivere o meglio (ordinare) l'utilizzo sia delle mascherine che delle visiere per accedere ai mezzi pubblici o nei posti dove è difficile mantenere la distanza interpersonale.

Inoltre basta controllare il report giornaliero inviato dall'ASP per comprendere come i Comuni Montani, i borghi più piccoli tranne alcune eccezioni sono i più sicuri.

Necessaria dovrà essere l'imposizione nelle case di cure o i centri di recupero per ragazzi diversamente abili applicando delle norme restrittive senza guardare gli interessi economici che girano attorno ad essi ma rispettando soltanto i parametri della sicurezza .

Presidente solo con chiare e delineate indicazioni possiamo arginare questa pandemia.

I nostri cittadini se ben indirizzati e consigliati rispetteranno le regole. Non è tempo di polemiche ma di lungimiranza nella ricerca del bene comune.

La Sanità in Sicilia è stata scientificamente abbandonata da tutti i Governi che si sono succeduti negli ultimi vent'anni. Cerchiamo di recuperare il tempo perso così come ha egregiamente rappresentato lo studio Ambrosetti a Catania affermando che “la Sanità non è un costo per lo Stato ma può diventare una risorsa economica importante anche sul piano turistico”.

Sig. Presidente ci coinvolga come Comuni , distingua i territori virtuosi da quelli che non hanno mai eseguito correttamente la sanificazione e la gestione sanitaria corretta dell'emergenza Covid, solo così possiamo dare speranza e un futuro ai nostri territori, al mondo dell'impresa e del lavoro dei nostri Comuni.


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Allegato Lettera aperta al Presidente della Regione Sicilia.pdf 673.31 KB


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